La Pesciara e lo Squalo

E’ conosciuta forse da più di 500 anni, ma è stata sfruttata per la ricerca dei fossili solo dalla metà del  XVIII sec. In quel tempo era di proprietà dei conti Gazola e Maffei di Verona e già da allora aveva suscitato l’ interesse di studiosi e naturalisti, anche stranieri. Verso la metà del sec. XIX viene acquistata dai Cerato che prima vi avevano lavorato, per oltre tre generazioni, come cavatori di pietre.  Prevenivano dall’Altipiano dei sette Comuni dove erano esperti nel lavoro di scavo in galleria.

Il giacimento è costituito da un blocco isolato di strati calcarei alto 19 metri e lungo circa 100, totalmente immerso nelle vulcaniti che hanno alterato il colore originario della pietra. La roccia è regolarmente stratificata, ma i fossili sono presenti solo in livelli ben delimitati, in alternanza con altri sterili. Gli strati sono divisi in lamine finissime, anche 500 su 12 cm di spessore e il blocco, battuto col martello, si apre regolarmente lungo la linea della lamina. Il colore grigio azzurro e marroncino della pietra, dovuto alla presenza di rocce magmatiche in cui il blocco è immerso, contraddistingue in modo inequivocabile i reperti che provengono dalla Pesciara. Svariate sono state le teorie sulla morte dei pesci, in passato si credeva  che la causa fosse da attribuire alle esalazioni gassose dei vulcani subacquei, ora si pensa di più ad un avvelenamento dell’acqua a causa di un eccessivo sviluppo di alghe che avrebbero sottratto l’ossigeno ai pesci. Questo fenomeno avviene spesso anche nei nostri mari.

Gli strati a pesci sono cinque, intervallati ad altri, compatti, senza laminazione e di conseguenza non presi in considerazione nella ricerca.

Il primo di questi, poiché affiorava in superficie, è stato asportato già nel secolo XVIII. In seguito, per raggiungere quelli sottostanti, è stato necessario scavare delle gallerie. La roccia è compatta e, grazie a particolari condizioni che si sono verificate, i reperti hanno mantenuto la straordinaria bellezza originale. I lavori di ricerca e scavo sono durati fino all’ ultimo decennio del secolo scorso ed hanno potuto riprendere solo recentemente. 

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