I Cerato, erano di mestiere minatori e scavavano il carbone in diverse località nei pressi di Bolca. Uno dei siti più ricchi di questo materiale era il Monte Purga,non tanto sulla sua sommità che è costituita da basalti colonnari, tuttora ben visibili, ma alla base dove esiste un livello di una ventina di metri di spessore, formato da depositi in ambiente salmastro e di acqua dolce.
Nella parte superiore si incontrano rocce vulcanoclastiche e in quella sottostante argilliti e ligniti.
L’età del giacimento dovrebbe aggirarsi sui 50 milioni di anni, mentre sono sicuramente più recenti, 36 milioni di anni, i colonnari che formano la parte sommitale del cono.
Avveniva che, durante l’estrazione della lignite, materiale di origine biologica, i cavatori si imbattessero in vere e proprie foreste di palme pietrificate, con i tronchi ancora verticali e le foglie sul pavimento della galleria.
Le palme erano destinate ad ardere nelle stufe o nelle caldaie delle industrie. Alcune di queste sono state adeguatamente ricomposte e preparate per essere esposte. Oltre alle palme il giacimento ha riservato altre grosse sorprese: coccodrilli e tartarughe.